I soggiorni educativo-terapeutici, conosciuti anche come ‘campi scuola’ sono un momento fondamentale e insostituibile nel processo educativo del giovane con diabete e dei suoi familiari.
Un campo scuola non si scorda mai. Ogni giovane con diabete di tipo 1 che ha avuto la fortuna di frequentarlo ve lo potrà confermare. Spesso dopo l’esordio è il momento chiave nello sviluppo di ogni persona con diabete.
I campi scuola sono necessari per abituare il bambino nel processo di raggiungimento dell’autonomia, insomma a ‘volare da solo’ e gestirsi correttamente fuori dall’ambito famigliare. Nell’adolescenza i campi scuola sono il momento ideale per discutere con il ragazzo le tematiche più personali e per impostare correttamente il passaggio dalla Pediatria alla Diabetologia dell’adulto.
Nonostante l’apparenza informale, i campi scuola non sono delle vacanze assistite o momenti di aggregazione. Sono a tutti gli effetti un atto di cura, e fanno parte integrante della terapia del diabete di tipo 1 in età pediatrica. Si tratta anzi dell’atto di cura non farmacologico più studiato nei suoi effetti e più normato con linee guida della SIEDP – Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, la quale ha stilato linee guida per la loro organizzazione.
Il soggiorno educativo-terapeutico prevede che un gruppo di minori con diabete, omogenei per età ed esigenze, condivida momenti formativi residenziali diversi dall’ospedale, senza la presenza dei genitori, insieme a un Team diabetologico multidisciplinare che comprende pediatra diabetologo, infermiere/esperto, psicologo, dietista/nutrizionista.
Il fitto programma dei campi scuola lascia poco al caso. Gli interventi didattici ‘frontali’ sono ridotti al minimo e lasciano spazio a lavori di gruppo, discussioni ‘guidate’ o a esperienze concrete come i pranzi ‘didattici’ nei quali i partecipanti sono invitati a valutare il contenuto in carboidrati dei piatti e ad adeguare di conseguenza la dose di insulina. Anche l’attività fisica diventa momento di sperimentazione con letture della glicemia prima e dopo l’attività. Altrettanto importanti sono i momenti informali di discussione e gli spazi non strutturati per l’interazione fra ragazzi. All’inizio e al termine del soggiorno educativo-terapeutico vengono somministrati dei questionari per valutare il grado di apprendimento.
Purtroppo la Regione Lombardia, pur avendo ufficialmente riconosciuto l’importanza dei campi scuola, non ha ancora stanziato dei fondi per la loro realizzazione. SOStegno 70 quindi affronta ogni anno consistenti spese per la loro organizzazione.
SOStegno 70 organizza tre tipi di soggiorni educativo-terapeutici che vengono realizzati dal Centro di Diabetologia Pediatrica del San Raffaele.
Per bambini dai 4 ai 10 anni
Hanno breve durata (un fine settimana), sono rivolti all’intero gruppo familiare e sono suddivisi in due gruppi, il primo per la fascia d’età dai 4 ai 7 anni e il secondo per bambini dagli 8 ai 10 anni. Gli obiettivi sono:
- Fornire ai genitori la possibilità di confronto e di condivisione con gli altri genitori rispetto al proprio impatto emotivo nel gestire nel quotidiano la condizione clinica dei bambini.
- Rendere i genitori più consapevoli delle diverse modalità nell’affrontare i controlli e la terapia dei loro bambini.
- Offrire ai genitori strumenti per una maggiore consapevolezza delle risorse dei loro bambini nell’affrontare i controlli e la terapia, con aggiornamenti in merito all’innovazione tecnologica.
Per pre-adolescenti
Sono destinati ai ragazzi per i quali si profila la possibilità di una gestione autonoma del diabete. Hanno durata medio-lunga (da 5, a 10 giorni) e non prevedono la presenza dei genitori. L’obiettivo di questi soggiorni educativi è un ripasso delle informazioni e delle abilità necessarie per una gestione almeno parzialmente autonoma del diabete: in particolare l’uso del microinfusore e dei sensori in continuo della glicemia.
Per adolescenti
Destinati ai ragazzi delle medie superiori (fino a 17 anni). Hanno una durata lunga (almeno 7 giorni) non prevedono la presenza dei genitori. È previsto oltre al team multidisciplinare pediatrico anche la presenza di un diabetologo degli adulti. Nel corso di questi soggiorni si affrontano con franchezza temi specifici della tarda adolescenza come sessualità, droghe, alcool, lavoro e normativa vigente.
Mostrando la collaborazione fra team pediatrico e team dell’adulto si favorisce il difficile ‘passaggio’ fra i due modelli di assistenza.
In una parola nei campi scuola ogni minuto è utile e molti momenti sono magici. Tornati dai campi scuola i bambini e i ragazzi sono diversi da prima. Provare per credere!