Insieme ai ragazzi diabetici
Organizzazione di Volontariato
Le persone con DM1, soprattutto se insulinoresistenti, hanno un maggior rischio cardiovascolare a causa di una tendenza alla trombosi. Uno studio conferma l’ipotesi che le piastrine in questi soggetti siano iperattive: di fronte a uno stimolo tendono ad attivarsi più...
Gli agonisti del recettore del GLP1 come semaglutide e tirzepatide, potrebbero essere utilizzati per gestire l’obesità delle persone con DM1 riducendo le dosi di insulina e con possibili vantaggi dal punto di vista cardiologico e renale. In un recente intervento è...
Uno studio ha analizzato la storia clinica di 15 mila persone con diabete di tipo 1, presenti nel registro nazionale svedese del diabete, 140 dei quali avevano avuto almeno un episodio di ipoglicemia severa. Dopo due anni, quelli che utilizzavano Freestyle Libre...
Il livello medio della glicemia, espresso attraverso l’emoglobina glicata, è sicuramente l’indicatore più importante dell’equilibrio glicemico, ma si moltiplicano le evidenze sul ruolo che la variabilità glicemica gioca nel determinare le complicanze. Uno studio ha...
Una meta-analisi ha analizzato la risposta di bambini e ragazzi dai 10 ai 18 anni alla terapia con GLP-1-RA (liraglutide, exenatide e semaglutide). La terapia ha portato a riduzioni nel peso, nell’indice di massa corporea e nella circonferenza corporea paragonabili a...
I minori esposti a livelli particolarmente alti di inquinamento atmosferico possono mostrare rapidi aumenti nel peso e indici di massa corporea superiori alla media e questi fattori possono portare a insulinoresistenza. Lo rileva uno studio protratto dalla vita...
Tra il 2013 e il 2023 la percentuale di giovani adulti fra i 20 e i 44 anni con ipertensione non diagnosticata è aumentata da 15 a 18%. Lo stesso aumento si è visto per il diabete di tipo 2 (dal 27,5 al 29%) mentre non è aumentato il numero di persone con diagnosi di...
Secondo uno studio l'obesità grave nelle donne durante la gravidanza è stata associata a un rischio maggiore del 41% di ricovero ospedaliero per infezione nei bambini di età inferiore a 1 anno, con un rischio maggiore del 53% per i bambini di età compresa tra 5 e 15...
Il lepodisiran, un principio attivo ancora in via sperimentale sta mostrando ottimi risultati nel ridurre i livelli di lipoproteina (a), una lipoproteina a bassa densità (LDL) che trasporta il colesterolo nel sangue. I risultati intermedi di un trial in...
Condivisi i risultati dello studio Closed Loop Open SourcE In Type 1 diabetes che ha sperimentato su 75 persone con DM1 un sistema ad ansa chiusa nel quale un CGM Dexcom G6 e un microinfusore Ypsomed erano gestiti da un algoritmo open source Metà dei pazienti ha...
Una ricerca ha rilevato una correlazione fra lo stress legato alla gestione del diabete e la presenza di sintomi di neuropatia autonomica negli adulti con diabete di tipo 1 e di tipo 2. Lo studio, basato su inchieste svolte on line – quindi su indicatori di stress e...
È fatale che i pazienti ritengano ‘troppo’ lento il progresso della ricerca scientifica. Questa, soprattutto quando si tratta di farmaci, richiede che ogni ipotesi sia verificata attraverso successive fasi di studi clinici. È possibile velocizzare perlomeno la prima...
Nel diabete di tipo 1, i carboidrati sono generalmente considerati il principale macronutriente che influisce sui livelli di glucosio postprandiali. Tuttavia, sempre più evidenze suggeriscono che anche l'ingestione di proteine contribuisce all'incremento dei livelli...
L’uso di sensori in continuo della glicemia è correlato a una riduzione nel rischio di ospedalizzazioni o ricorsi al Pronto soccorso per serie ipo e iperglicemie e, in generale, a ospedalizzazioni per ogni causa. Uno studio retrospettivo è stato condotto su 5 mila...
Uno studio fatto su 160 mila pazienti e ha rilevato che i pazienti con diabete di tipo 1 presentano un rischio significativamente inferiore di infarto, ictus e ischemia degli arti rispetto ai pazienti con diabete di tipo 2, anche dopo aver corretto per età, controllo...
Negli anni scorsi la somministrazione sottocutanea continua di insulina (CSII) nel diabete di tipo 1era stata considerata un fattore di rischio per la chetoacidosi diabetica. In realtà è avvenuto il contrario. Uno studio ha valutato la relazione tra l'uso di...