Il livello medio della glicemia, espresso attraverso l’emoglobina glicata, è sicuramente l’indicatore più importante dell’equilibrio glicemico, ma si moltiplicano le evidenze sul ruolo che la variabilità glicemica gioca nel determinare le complicanze. Uno studio ha rilevato che una maggiore variabilità nei livelli di emoglobina glicata, anche quando il valore medio resta in target, è associato a un aumento del rischio di complicanze nei pazienti con diabete di tipo 1 e di tipo 2.
Seguendo retrospettivamente 20 mila persone con diabete di tipo 1 e 410 mila con diabete di tipo 2, analizzando i livelli di emoglobina glicata in un periodo di quattro anni e si è evidenziato che i soggetti con una maggiore variabilità presentavano un rischio maggiore di complicanze, indipendentemente dai loro livelli medi di glicata. Quindi: se mantenere un livello medio di emoglobina glicata in target è importante, anche minimizzare le fluttuazioni è cruciale.
Diabetes Research and Clinical Practice Volume 225, July 2025, 112229