Pochi medici, ancora meno infermieri, una domanda di salute in aumento: la Sanità è sotto stress in tutto il mondo. L’esperienza del lockdown ha diffuso l’utilizzo delle visite a distanza nel follow up di patologie croniche. Impattano meno sulla gestione ospedaliera, ottimizzano il tempo del medico (e del paziente) e sono meno soggette a cancellazioni.
Un recente studio ha dimostrato che solo una minoranza di patologie richiede visite di persona: precisamente il 39%. La percentuale sale però al 45% per le patologie pediatriche.
È stato considerata positivamente una visita a distanza che non abbia richiesto una visita di persona o una ospedalizzazione o un accesso al PS nei tre mesi seguenti per la stessa patologia. Il metodo utilizzato pur essendo approssimativo ha però il pregio di aver utilizzato una base di dati molto ampia: 180 milioni di pazienti.