Secondo il WISDM Study, circa un terzo degli adulti anziani con DM1 soffrono di ridotta sensibilità all’ipoglicemia, una condizione che può portare a serie conseguenze (il veloce instaurarsi di una severa crisi ipoglicemia). Analizzando i dati di questo studio svolto su 200 persone con età media 68 anni, la ridotta percezione dell’ipoglicemia era legata alla durata del diabete, al tempo medio passato in ipoglicemia (sotto i 54 mg/dL) durante la giornata e alla ‘Area sotto la curva’ vale a dire il prodotto del tempo passato in ipoglicemia moltiplicato per la severità dell’ipo stessa.
Dopo 26 settimane di utilizzo di CGM e una adeguata formazione il 31% delle persone con ridotta percezione della glicemia aveva recuperato la sensibilità all’ipoglicemia. La probabilità di successo era legata al minor intervallo dalla diagnosi, al minor tempo passato in ipoglicemia prima dell’intervento e, sorprendentemente, a una maggiore area sotto la curva. In pratica chi aveva ipoglicemie più serie ma meno frequenti aveva più possibilità di restaurare la capacità di percepire i segni premonitori dell’ipo.
Fonte:
Anika Bilal, Fanchao Yi, Keri Whitaker, Daria Igudesman, Richard Pratley, Anna Casu; Impaired Awareness of Hypoglycemia in Older Adults With Type 1 Diabetes: A Post Hoc Analysis of the WISDM Study. Diabetes Care 20 June 2024; 47 (7): 1202–1210.