Già prima dell’avvento dell’intelligenza artificiale era stata sperimentata con successo la lettura computerizzata dei fondi oculari. I moderni software che non si limitano ad applicare algoritmi ma imparano dall’esperienza, potrebbero efficacemente sostituire l’occhio clinico dello specialista perlomeno nella attività più onerosa cioè lo screening su soggetti con diabete di tipo 1 privi di complicanze alla precedente visita.
Un software sperimentato recentemente ha dimostrato maggiore specificità (meno falsi negativi) e equivalente sensitività (percentuale di falsi positivi): in pratica ha corso meno il rischio di ignorare i primi segni di retinopatia e un eguale rischio di diagnosticarla erroneamente rispetto alla valutazione degli specialisti e rispetto a un algoritmo tradizionale.
Br J Ophthalmol. 2023 Sep 13:bjo-2023-323395.