Qualsiasi attività fisica riduce la glicemia nelle persone con DM1. Ma attenzione alle ipo!

Mag 31, 2024 | News scientifiche

Tutti sanno che l’attività sportiva strutturata riduce l’insulinoresistenza e aiuta (fra i mille altri benefici) a mantenere il controllo glicemico. Ma si può dire lo stesso delle attività fisiche quotidiane non strutturate, come il giardinaggio, le attività domestiche, la manutenzione della casa?

La maggior parte degli studi si concentra su attività fisiche di intensità da moderata a vigorosa ma nella vita quotidiana la maggior parte delle attività fisiche sono di intensità leggera. Uno studio ha esaminato l’associazione tra attività fisiche quotidiane non strutturate e controllo del glucosio in 18 adulti con diabete di tipo 1 in condizioni di vita libera, misurando il movimento con un accelerometro da polso e la glicemia con un dispositivo per il monitoraggio continuo del glucosio.

È emerso che l’attività fisica quotidiana, non strutturata, non solo è associata a una glicemia media inferiore durante lo stesso giorno e la notte successiva, ma anche a una maggiore variabilità del glucosio e a un rischio più elevato di ipoglicemia che persiste fino al giorno successivo.

Un aumento di 113 minuti nel tempo giornaliero passato in attività fisiche ‘leggere’ si traduce in un calo di 0,5 mmol/L della glicemia media notturna, ma al prezzo di un rischio di ipoglicemia quasi raddoppiato.

In conclusione, l’attività fisica non strutturata, anche a bassa intensità ed eseguita al mattino e nel primo pomeriggio, è associata a concentrazioni medie di glucosio più basse durante lo stesso giorno e la notte successiva, e a un aumento del rischio di successiva ipoglicemia (notturna) nelle persone con diabete di tipo 1.

Linda C. A. Drenthen et al.

Daily unstructured physical activity affects mean glucose, occurrence of hypoglycaemia and glucose variability in people with type 1 diabetes

Diabetes, Obesity and Metabolism Volume25, Issue12 Pages 3837-3840

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